lunedì 6 luglio 2020

CELTIC HILLS il rock made in Forum Julii

Una band metal i Celtic Hills con un frontman ricco di carisma ed empio d'amore per una terra, quella friulana, che è motore ed ispirazione. Esempio calzante è la cruda Forum Julii uno spaccato storico che ci riporta all'epoca dei Longobardi e di una Civitaee Juliae sotto assedio. Correva l'anno 610 d.c. quando gli Avari, popolazione di origine mongola, li sconfisse e mise la città sotto assedio.


Forum Julii

THE TIME is PAST BUT THE MEMORIES REMAIN

A careful observer can see THE RUINS THE glorious battles of the succession of Kings

The weight of betrayal weighs like a stone on my heart

Il peso del tradimento pesa come una roccia sul mio cuore

everything that surrounds my kingdom

tutto ciò che circonda il mio regno

reminds me of you

mi ricorda te

A claw holds my heart

Un artiglio tiene il mio cuore

no blood is coming out, but tears of pain

non esce sangue, ma lacrime di dolore

You have not given any chance.

Non hai dato alcuna possibilità.

You have betrayed

Hai tradito

There is a river of tears and sorrow between us

C'è un fiume di lacrime e dolore tra di noi

and the bridge between the two sides

e il ponte tra i due lati

is the Devil's Bridge

è il ponte del diavolo

The cost of your treachery has been poured out all over the kingdom

Il costo del tuo tradimento è stato versato in tutto il regno

We fought many battles

Abbiamo combattuto molte battaglie

winning is not always easy

vincere non è sempre facile

Many friends have fallen fighting

Molti amici sono caduti combattendo

their souls will be tortured by your betrayal

le loro anime saranno torturate dal tuo tradimento

Forum Julii was lost because of you

Forum Julii è stato perso a causa tua

all our valleys are lost because of you

tutte le nostre valli sono perse a causa tua.

Riprende in “Avari Horn” l'argomento Jonathan Vanderbilt, chittarista, cantante e fondatore del gruppo,
utilizzando il testo medievale di Paolo Diacono per decrivere il dolore della battaglia.
Metal certo ma con qualcosa di profondo da raccontare, come le cicatrici lasciate sulle montagne friulane
dalla prima guerra mondiale che ritroviamo nel testo di “When The Snow Covers The Ground”.
Il ghiaccio si scioglie e portando alla luce i corpi di quei giovani soldati che diedero la vita per le loro
patrie.

La terra friulana che ancora ed ancora racconta ed ispira.
Dall'ipogeo celtico di Cividale alle trincee del percorso in memoria della Grande Guerra,
tutto lascia tracce.
La band recentemente ha firmato con una nota casa discografica la Elevate Recorsd e sono pronti per l'uscita del nuovo album Blood Over Intents - (Blood Flows Down)


Questo è l'esempio di come le radici e le tradizioni possano migrare e dare vita a qualcosa di eccellente. Un'altra eccellenza artistica dall'anime furlane.

sabato 27 giugno 2020

DANIELE BULFONE - LA SENSUALITA' OLTRE AL COLORE

Daniele Bulfone, classe 1972, nasce a Udine ed in Provincia vive e matura riempiendo gli occhi dei colori vividi che la natura e la vista sulla pianura dai colli sa dare.


La sua espressione artistica si scatena nella raffigurazione dei nudi sia maschili che femminili che lui vive come propri alter ego sulla tela per sua stessa ammissione.
Persona schiva, disponibile e socievole, riporta il suo carattere vivace anche nei colori accesi che usa per realizzare i lavori artistici.
Corpi monocromi che liberano la propria energia fuori dalla cornice come sfumature di essenza vitale più che semplici sfumature di colore.
Attualmente collabora con la galleria Merlino, bottega d'arte di Firenze presso cui espone in maniera permanente.

CONTATTI : bulfone.db@gmail.com










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domenica 29 marzo 2020

ANCORA UN'OCCASIONE - Piccola storia triste

Venne un tempo in cui Madre Terra chiamò a corte i suoi cavalieri.
La furia di Poseidone e la folgore di Zeus erano a sua disposizione. Typhoon, Bora e Mistral borbottavano impazienti nell'otre di Eolo mentre Efesto ribolliva in attesa del La.
Tutto era pronto, solo un cenno e sarebbe scoppiato l'inferno, tanto ferocemente, che Ade già pregustava il lauto bottino.
Apollo amava le sue creature più veneranti, ogni giorno se ne prendeva cura, sollevava il carro del Sole in cielo con gran fatica per scaldarli ed illuminarli. Così temendo per la loro nefasta sorte, chiese a Madre Terra un'occasione per sistemare le cose.
Ella acconsentì.
Liberò quelle piccole, subdole, mutevoli entità di sua invenzione lasciandole libere di agire indisturbate. 
Il piano funzionò, in breve tempo l'aria, l'oceano e la foresta ripresero a respirare. La natura rimise l'uomo al proprio posto. 
Un cartellino giallo, un monito, un avvertimento o chiamatelo come vi pare. Questo è quello che è stato concesso, un ultimo tentativo di RESPONSABILITA'.
Marco Mansutti Photo