venerdì 27 dicembre 2019

VALVASONE - il castello ed i tesori


Il castello di Valvasone Arzene, solitamente aperto  alle visite ogni prima domenica del mese, è uno dei gioielli nascosti della nostra magnifica e sorprendente regione. Oltre ad un borgo ben conservato che lo cinge e lo esalta, è al suo interno che si cela qualcosa di inatteso. Nella parte visitabile, sono stati rinvenuti in stratificazione alcuni affreschi trecenteschi inusuali. Si tratta di tre tavole distinte che narrano la storia degli abitanti del castello in quell'epoca. La prima raffigura un cavaliere dai rossi capelli lunghi che riceve l'elmo da una principessa spalleggiata da due ancelle dotate di strumenti musicali, questa iconografia piuttosto insolita e rara apre a varie interpretazioni del dipinto stesso. Nella seconda è raffigurato un albero della vita ed in ogni medaglione è descritto un momento ben preciso, la nascita, l'adolescenza, la vita famigliare ed un medaglione in cui non si è ancora riusciti a dare un'iterpretazine certa, la mia è la consegna in sposa della figlia, invito chi legge a crearsene una propria. Nella terza tavola si vede un lupo rampante che ignora quanto gli stia dicendo l'asino vestito con suntuosi paramenti, purtroppo anche parte di questa tavola è andata persa ma si può affermare che le due figure siano un'allegoria del conte di Valvasone e del Patriarca d'Aquileia in carica.

Altra chicca di grande valore è il ritrovamento in ottimo stato di conservazione di un teatrino privato con struttura lignea completo, finemente decorato realizzato nel 1791. Gli affreschi che decorano le pareti perimetrali risalgono al 1500
Passeggiare tra le sale del castello, immaginare la vita dei suoi abitanti, le variazioni subite nel tempo è un divertentissimo modo di passare un pomeriggio.

ATTIVITA'
- Valvasone Medievale
- Felice Arte associazione culturale - scuola d'affresco
- Pro loco Valvasone 
- A spasso per il borgo valvasone


LIBRI:


martedì 24 dicembre 2019

STEFANO PASSONI


Stefano Passoni è una di quelle persone con le quali si chiacchiera piacevolmente, allegre, gioviali, non eccessive, un tantino introverse e defilate nel gruppo. Poi ci si volta a guardare le sue creature ed ecco che la scomposizione della realtà e la reinterpretazione del tutto ti accompagna attraverso un armadio in ambienti intensi e surreali. Il mondo filtrato dai suoi occhi è vivace, caleidoscopico, geometrico ma contemporaneamente armonico, tutto lascia pensare alla parola equilibrio. I colori, le forme, i materiali sono fuori posto ma perfetti.
Sperimenta nel ritratto, nelle nature morte, nel paesaggistico e nella scultura ed in qualunque ambito si cimenti, risulta elegante e credibile. Assolutamente godibile.

DOVE TROVARLO


mercoledì 11 dicembre 2019

VILLAORBA - Vileuarbe

Chiesa di Sant'Orsola - 1338
Prendi una carta geografica moderna della Regione, traccia due linee perpendicolari, una sull'asse Udine-Pordenone, l'altra Tarvisio-Lignano Sabbiadoro ecco in quel punto d'incontro, nel mezzo della pianura friulana, trovi Villaorba placido paese rurale di poco meno di 600 abitanti. Non è caratteristico, non brilla per una natura sfolgorante, non è nemmeno bello ma la sua forza sta nella straordinaria comunità che lo abita o lo ha abitato e se l'è portato nel cuore.
Per l'origine del suo nome, i locali, scomodano un tipo iracondo e feroce, un certo Attila re degli Unni, il quale a metà del 400 è disceso dalla steppa fino al nostro mare bruciando e sterminando un po' quello che incontrava sulla sua strada. Eppure i residenti di Villa furono così fortunati da nascondersi e non essere visti dall'esercito del temibile condottiero, pertanto, in onore dello scampato pericolo, il nome fu modificato in Villaorba (Villa non vista). Meno poetica invece è l'ipotetica origine agreste del nome "Villa delle erbe", in onore dei boschi e dei prati ricchi di piante di vario tipo che crescevano nell'area prima dell'agricoltura intensiva e dei riordini fondiari. Su questo borgo si trovano molte informazioni storiche nei testi prodotti da Don Angelo Tam. A lui è intitolata la bibblioteca parrocchiale che ha sede presso la casa della gioventù nei pressi della piazza del paese, la quale, oltre a molti altri testi, contiene circa 60 opere dedicate a scrittori, scultori e poeti friulani.
Come dicevo il valore del luogo è dato dalle persone che si prodigano nel sociale, sia attraverso l'associazione ANA, sia attraverso la pro loco vileuarbe, che ogni anno organizza il consueto pardon da las masanetes, un evento culturale, sportivo e goliardico che celebra una tradizione di scambi commerciali con Marano Lagunare dalla fine del 1800 e ripresa in modo continuativo dal 1947; sia attraveso l'operato dei singoli o di gruppi organizzati che operano nel sostegno all'alcolismo e alle dipendenze, nelle attività sportive, musicali ed artistiche.

Las contes di una volte :

Sul tej a vivevin tre ochiutes, une un poc sturnide, une un ninin imberlade e la tierce cun tante voe di fa ben. In chel timp a girave voc che pa campagne al jere un lof. Alore las tre ochiutes si son costruides une cjase. La prime di fen, la seconde di stecs e la tierce di mur. Come ca pensavin ecco ca l'è rivat il lof a tucà ta prime cjasute : "Viergimi ochiute che se no ti moli un peet ca tu rivis fin a Meret" ... 

Che fine ha fatto il lupo e le oche ve lo racconto un'altra volta.

Info:
LIBRI :
-  Monumenti antichi della fede cristiana in Villaorba / Angelo Tam.

- Villaorba : dalla protostoria alla storia / Angelo Tam

- Silvio Olivo : le sculture

martedì 10 dicembre 2019

ELISABETTA SELLO


Ho avuto modo di incontrare Elisabetta Sello all'innaugurazione di una sua personale in autunno, presso un ristorante/galleria artistica del centro di Udine. Fin da subito ho percepito una determinazione forte in perfetto equilibrio con tanta riservatezza. La maggior parte delle tele proponeva paesaggi fioriti dai coloro sgargianti ma le opere che di fatto hanno attratto la mia curiosità erano quelle che proponevano gli occhi. Gli occhi per Elisabetta hanno qualcosa di speciale, sono le porte d'ingresso verso l'anima ed allo stesso tempo le finestre che ognuno ha verso il mondo che lo circonda.



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Prossimo evento 12 Dicembre 2019

lunedì 9 dicembre 2019

IL DIVERSO

Mio fratello sull'altra riva
guarda il monte rivolto dall'altra parte
e anche se abbiamo la stessa madre
la mia paura del diverso
è più resistente del pensiero
che una volta raggiunta la foce
il mare sarà lo stesso per tutti.

mercoledì 4 dicembre 2019

GIUSEPPINA DI FRANCO

Alla fine degli anni sessanta sotto il segno del capricorno, a Udine, nasce Giuseppina Di Franco che sceglie Viky, come nome d'arte e così si fa conoscere al pubblico. Coriacea, tosta, dirompente, vivace, vitale e sorridente ecco come si presenta ed allo stesso modo si trasferisce sulle tele e nelle sue opere. Esplosioni intense di colori e materia più o meno nobile in origine, ma che nelle sue mani assume una preziosità da diamante grezzo plasmato e modellato con dedizione e sapienza. Predilige l'acrilico e la tecnica a spatola ma ama anche sperimentare ed innovare.
In lei e nel suo lavoro ho trovato gioia di vivere, euforia festosa ed i colori intensi della foresta tropicale.






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Prossimi appuntamenti

martedì 3 dicembre 2019

MARIA GRAZIA COMAND

Maria Grazia Comand vive e lavora a Pozzuolo del Friuli (Ud).
Un anima lieve quella di Maria Grazia; lieve e delicata come la sua voce. 
Un leggero sussurro sulla tela sono le sue pennellate.
Resto incantata nel costatare come riesca a ricreare il reale ed allo stesso tempo valorizzare l'evanescenza dell'acquerello stesso.




Guardo le sue opere ed il primo termine che mi appare in mente è "delicato". Probabilmente per questa sua qualità e sensibilità entra in empatia con i suoi allievi, anche quelli più giovani, trasmettendo loro l'amore per il disegno.

Premiato 1° classificato ex tempore Gorizia 2019