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gio 5 set 2019, 14:13
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Un uomo vuole scoprire il mistero che avvolge la sua vita. E scavando
nei recessi delle sue memorie entra in un giardino magico e cerca la
verità in un mondo evanescente che assume a tratti carattere di
materialità sconvolgente. Alcune donne enigmatiche, un'azienda
importante che nasconde segreti inconfessabili, una storia al confine
tra il surreale e lo scavo psicologico sono gli ingredienti di questo
libro.
E' cosi che si presenta Fabia Romano al suo pubblico di lettori e alla
critica con un romanzo che è allo stesso tempo un messaggio onirico
e una rivisitazione delle sue letture, da Franz Kafka a Dan Brown e
Ken Follet.
In qualche tocco anche la sapienza psicologica di alcuni maestri del
fumetto internazionale, ma soprattutto lei, Fabia Romano, talentuosa
narratrice che sa piegare le voci verbali ad un linguaggio mobile e
leggero, che sa utilizzare il narrato con una tensione
quasi plastica .
Per essere un esordio...molto bene, si leggono in queste pagine le tante
letture dell'autrice ma anche la sua perspicace e immediata capacità
narrativa, per cui leggi il libro che scorre filato filato, senza pause,
tanto ti coinvolge, con un retrogusto tra
il poliziesco e lo psicologico.
Una scrittura immediata e una ricchezza di affreschi che ci lasciano osservare i protagonisti nella loro vivezza palpitante.
vito sutto
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