mercoledì 4 marzo 2020

RECENSIONE DI VITTORIO SUTTO


Vittorio Sutto                                                                                    

gio 5 set 2019, 14:13

Un uomo  vuole scoprire il mistero che avvolge la sua vita. E scavando nei recessi delle sue memorie entra in un giardino magico e cerca la verità in un mondo evanescente che assume a tratti carattere di materialità sconvolgente. Alcune donne enigmatiche, un'azienda  importante che nasconde segreti inconfessabili, una storia al confine tra il surreale e lo scavo psicologico sono gli ingredienti di questo libro.
E' cosi che si presenta Fabia Romano al suo pubblico di lettori e alla critica con un  romanzo che è  allo stesso tempo  un messaggio onirico e  una rivisitazione delle sue letture, da  Franz Kafka a Dan Brown e Ken Follet.  
In qualche tocco anche la sapienza psicologica di alcuni maestri del fumetto internazionale, ma soprattutto lei, Fabia Romano, talentuosa narratrice che sa piegare le voci verbali ad un linguaggio mobile e leggero, che sa utilizzare il narrato con una tensione  quasi plastica .
Per essere un esordio...molto bene, si leggono in queste pagine le tante letture dell'autrice ma anche la sua perspicace e immediata capacità narrativa, per cui leggi il libro che scorre filato filato, senza pause, tanto ti coinvolge, con un retrogusto tra il poliziesco e lo psicologico.
Una scrittura immediata e una ricchezza di affreschi che ci lasciano osservare i protagonisti nella loro vivezza palpitante.
                                                                                                                                                         vito sutto

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